Fenomenologia grammaticale. Filosofia senza sapere in Franz Rosenzweig

Nicola Bonimelli

Abstract


Rosenzweig tenta di sviluppare una nuova fenomenologia, idealmente contrapposta a quella hegeliana: un metodo filosofico, o meglio, un orientamento del pensiero che dia ad esso la possibilità di elaborare un pensato che non sia un suo proprio prodotto, un suo proprio logos che per ciò stesso si appropria di ogni fenomeno, sì da renderlo, da rivelazione o datità altra ed eteronoma qual è, rispetto al pensiero, epifenomeno del sapere, che è solo sapere di sé. Tale fenomenologia può essere anche detta grammaticale, una fenomenologia della parola, poiché è un orientamento del pensiero che quest’ultimo impara da altro: un orientamento, da Rosenzweig fatto coincidere con l’esperienza (Er-fahrung), che considera il fenomeno come autenticamente altro, senza appropriarsene, ed è insegnato al pensiero dalla grammatica, dal linguaggio.



DOI: http://dx.doi.org/10.3308/if.v5i10.61